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IO, PRIMA DI TUTTO

Ho sempre guardato in modo sospetto le mamme a tempo pieno, lo ammetto.
Mi dicevo che io non ce l'avrei mai fatta. 
Sono una pessima casalinga... e in cucina dipende, vado a periodi. A volte ho tanta voglia mentre altre.. piuttosto un take away. 
Mi sono sempre vista come una donna in carriera. Non troppo, perchè ho sempre ammesso di non sentirmi pronta per essere un capo, nè ora nè in futuro. A 50 anni forse? Chissà.
Mi sono sempre immaginata lavorare, e lavorare a tempo pieno. 
 
Forse è stato il non trovare il lavoro che fa per me, a iniziare a scavare il dubbio, come la goccia che scava la roccia.
Forse è come per l'uomo giusto. Pensi di non voler mettere su famiglia, non ti vedi come moglie, come compagna, come madre, finchè non incontri la persona giusta.
Probabilmente se trovassi il lavoro giusto, che amo veramente, la penserei diversamente. 

Il punto è che adesso mi sono resa conto che sto alla grande, che sono felice davvero, senza quel genere di lavoro che prima sognavo. Quel-genere-di-lavoro che fuori sembra dorato, perfetto. 

Sto alla grande facendo prevalentemente la mamma. 
Non mi sento schiava o frustrata. Amo fare le cose per loro, la mia famiglia. Ma anche per me, non pensiate che sia solo al loro servizio. 
La motivazione principale sono sempre io. Prima vengo io. 
Ho lasciato alle mie spalle quell'orrendo lavoro e quell'ambiente tossico per me, prima di tutto.
Avevo bisogno io , dei miei figli.
Sarà egoista ma lo ammetto. Non ho pensato a loro, loro sarebbero stati bene anche se avessi lavorato a tempo pieno. Stavano bene quando lavoravo part time.
Ero io che non stavo bene. 
Ero io che dovevo essere felice.
E se non ero felice io, non poteva esserlo nessuno accanto a me.

 
 


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