L'altro giorno c'era questo manifesto che aveva questo evidente doppio senso.
La famiglia 'marcia' come verbo marciare, ma anche la famiglia marcia come aggettivo.
Perché a sentire la cronaca non possiamo che constatare ormai che c'è del marcio nella famiglia.
Si fa presto a prendersela con le famiglie arcobaleno, ma i fatti parlano chiaro. Non ci sono loro sulle prime pagine, ma le famiglie etero.
La cosiddetta famiglia tradizionale riesce a spingersi sempre più in basso.
Ho letto di quel padre in Sicilia che violentava la figlia da anni per correggere il fatto che fosse lesbica.
Una mostruosità che si commenta da sola.
E questo è solo uno degli innumerevoli esempi che potrei fare, basta leggere un giornale, ogni giorno ne trovi una.
Violenze, abusi, femminicidi.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma penso che per chi è etero c'è una spinta a sistemarsi e mettere su famiglia.
Non sono cose di cui uno ha coscienza...io ho scelto sì, ma mi rendo conto che potevo benissimo stare con mio marito e non sposarlo...e forse l'ho fatto anche perché è bella la festa, il viaggio, i regali, è romantico e bla bla bla. E poi sei tutelato.
Ma sarebbe cambiato qualcosa tra me e lui nel concreto?
In effetti no.
Noi etero siamo condizionati chi più chi meno, in quella direzione.
C'è chi è più debole e ne soffre di più perché vorrebbe fare diversamente ma non riesce.
A volte è il partner sbagliato, a volte il momento, sta di fatto che le famiglie etero nascono quasi in automatico.
Si fa, si deve fare, per far contenti i parenti, perché è una cosa che si fa quando si è adulti, la società lo chiede. Non c'è nulla di male, ma che succede quando scopri che questo non era il tuo desiderio, che sei un pessimo genitore, un pessimo marito etc etc .
Si soffre, si beve, si tradisce, si litiga, ci si separa.
O peggio. O magari non succede niente, davanti, si mantiene la facciata. Davvero è questa la famiglia normale che volete preservare?
Credo che invece per i gay con tutti gli ostacoli da affrontare, mettere su famiglia sia un passo molto più pensato e desiderato, in modo più consapevole.
Ho generalizzato molto, ci sono bellissime famiglie di etero, e una di queste è la mia ovviamente.
Ma non è perfetta e non credo che sia giusto imporre il modello della mia agli altri.
Io ho voluto dei figli e ho avuto fortuna, ho incontrato un partner con cui mi sento pari, niente è perfetto ma siamo felici, e non avevo idea che avrei incontrato l'amore..è stato proprio un caso. Eppure mi chiedo, se avessi desiderato altro? Avrei potuto o mi sarei sentita in colpa, giudicata e anomala?
Ve lo dico subito senza dubbi: io sono bastian contrario e avrei portato avanti la mia idea, ma dentro di me mi sarei sentita giudicata, continuamente. Mi sarei sentita anomala e diversa, solo che col carattere che ho, io ci avrei provato anche gusto la maggior parte delle volte.
Ma sono consapevole che avrei incontrato ostilità e dubbi e giudizi.
Non tutte le donne possono scegliere, neanche oggi.
Sono casi estremi, direte voi, quelle famiglie che finiscono sui giornali.
Forse è vero, anche se i numeri sono allarmanti.
Evidentemente sotto qualcosa che non va c'è, c'è del marcio in Danimarca (cit. Macbeth).
Questo dovrebbe farci riflettere e porci questo interrogativo: è davvero questo il modello migliore possibile di famiglia? Perché succedono queste cose se questa è la famiglia naturale?
E perché è raro se non unico che succeda alle famiglie arcobaleno?
Il dubbio viene, eccome.
Allora prima di prendere i forconi e dire come nei simpson la signora Lovejoy 'pensate ai bambini!!', guardiamo un po' chi è che pensa ai bambini e chi invece ne abusa, li maltratta o peggio?
Non tiriamo fuori sempre la solita storia della lobby gay....se sono così potenti, perché non hanno il potere assoluto? Perché vengono ancora uccisi e malmenati e bullizzati?
Due domande, così, fatevele ogni tanto.
I gay adottano anche i bambini che voi scartate. E non succede mai niente di anomalo, non finiscono mai sui giornali.
Gli etero stuprano e ammazzano o nel migliore dei casi ti abbandonano.
La chiesa ha i preti pedofili.
Sto generalizzando, esistono preti meravigliosi, e famiglie meravigliose più della mia (esagero :-D) .
Ma dobbiamo domandarci come mai queste cose orribili accadono agli etero, accadono nella chiesa. E non nella presunta lobby gay. Almeno, non così frequentemente.
La famiglia è marcia. Cerchiamo di capire come mai, e vedere di salvarla senza prendercela con i gay, senza dover riportare la donna a un presunto ruolo naturale al focolare domestico.
Anche se forse lo sanno già che non è così, FORSE è solo un pretesto e una strumentalizzazione.
NB chiedo scusa se ho usato la parola 'gay' che suona quasi come una definizione. Non amo le etichette ma è per fare chiarezza, altrimenti il discorso non si capisce. Le parole sono importanti, perciò ben venga qualsiasi suggerimento perchè si possa evolvere anche nel linguaggio!
La famiglia 'marcia' come verbo marciare, ma anche la famiglia marcia come aggettivo.
Perché a sentire la cronaca non possiamo che constatare ormai che c'è del marcio nella famiglia.
Si fa presto a prendersela con le famiglie arcobaleno, ma i fatti parlano chiaro. Non ci sono loro sulle prime pagine, ma le famiglie etero.
La cosiddetta famiglia tradizionale riesce a spingersi sempre più in basso.
Ho letto di quel padre in Sicilia che violentava la figlia da anni per correggere il fatto che fosse lesbica.
Una mostruosità che si commenta da sola.
E questo è solo uno degli innumerevoli esempi che potrei fare, basta leggere un giornale, ogni giorno ne trovi una.
Violenze, abusi, femminicidi.
Non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma penso che per chi è etero c'è una spinta a sistemarsi e mettere su famiglia.
Non sono cose di cui uno ha coscienza...io ho scelto sì, ma mi rendo conto che potevo benissimo stare con mio marito e non sposarlo...e forse l'ho fatto anche perché è bella la festa, il viaggio, i regali, è romantico e bla bla bla. E poi sei tutelato.
Ma sarebbe cambiato qualcosa tra me e lui nel concreto?
In effetti no.
Noi etero siamo condizionati chi più chi meno, in quella direzione.
C'è chi è più debole e ne soffre di più perché vorrebbe fare diversamente ma non riesce.
A volte è il partner sbagliato, a volte il momento, sta di fatto che le famiglie etero nascono quasi in automatico.
Si fa, si deve fare, per far contenti i parenti, perché è una cosa che si fa quando si è adulti, la società lo chiede. Non c'è nulla di male, ma che succede quando scopri che questo non era il tuo desiderio, che sei un pessimo genitore, un pessimo marito etc etc .
Si soffre, si beve, si tradisce, si litiga, ci si separa.
O peggio. O magari non succede niente, davanti, si mantiene la facciata. Davvero è questa la famiglia normale che volete preservare?
Credo che invece per i gay con tutti gli ostacoli da affrontare, mettere su famiglia sia un passo molto più pensato e desiderato, in modo più consapevole.
Ho generalizzato molto, ci sono bellissime famiglie di etero, e una di queste è la mia ovviamente.
Ma non è perfetta e non credo che sia giusto imporre il modello della mia agli altri.
Io ho voluto dei figli e ho avuto fortuna, ho incontrato un partner con cui mi sento pari, niente è perfetto ma siamo felici, e non avevo idea che avrei incontrato l'amore..è stato proprio un caso. Eppure mi chiedo, se avessi desiderato altro? Avrei potuto o mi sarei sentita in colpa, giudicata e anomala?
Ve lo dico subito senza dubbi: io sono bastian contrario e avrei portato avanti la mia idea, ma dentro di me mi sarei sentita giudicata, continuamente. Mi sarei sentita anomala e diversa, solo che col carattere che ho, io ci avrei provato anche gusto la maggior parte delle volte.
Ma sono consapevole che avrei incontrato ostilità e dubbi e giudizi.
Non tutte le donne possono scegliere, neanche oggi.
Sono casi estremi, direte voi, quelle famiglie che finiscono sui giornali.
Forse è vero, anche se i numeri sono allarmanti.
Evidentemente sotto qualcosa che non va c'è, c'è del marcio in Danimarca (cit. Macbeth).
Questo dovrebbe farci riflettere e porci questo interrogativo: è davvero questo il modello migliore possibile di famiglia? Perché succedono queste cose se questa è la famiglia naturale?
E perché è raro se non unico che succeda alle famiglie arcobaleno?
Il dubbio viene, eccome.
Allora prima di prendere i forconi e dire come nei simpson la signora Lovejoy 'pensate ai bambini!!', guardiamo un po' chi è che pensa ai bambini e chi invece ne abusa, li maltratta o peggio?
Non tiriamo fuori sempre la solita storia della lobby gay....se sono così potenti, perché non hanno il potere assoluto? Perché vengono ancora uccisi e malmenati e bullizzati?
Due domande, così, fatevele ogni tanto.
I gay adottano anche i bambini che voi scartate. E non succede mai niente di anomalo, non finiscono mai sui giornali.
Gli etero stuprano e ammazzano o nel migliore dei casi ti abbandonano.
La chiesa ha i preti pedofili.
Sto generalizzando, esistono preti meravigliosi, e famiglie meravigliose più della mia (esagero :-D) .
Ma dobbiamo domandarci come mai queste cose orribili accadono agli etero, accadono nella chiesa. E non nella presunta lobby gay. Almeno, non così frequentemente.
La famiglia è marcia. Cerchiamo di capire come mai, e vedere di salvarla senza prendercela con i gay, senza dover riportare la donna a un presunto ruolo naturale al focolare domestico.
Anche se forse lo sanno già che non è così, FORSE è solo un pretesto e una strumentalizzazione.
NB chiedo scusa se ho usato la parola 'gay' che suona quasi come una definizione. Non amo le etichette ma è per fare chiarezza, altrimenti il discorso non si capisce. Le parole sono importanti, perciò ben venga qualsiasi suggerimento perchè si possa evolvere anche nel linguaggio!
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