Passa ai contenuti principali

IKIGAI : ma che storia è questa?

 "Abbandonati dolcemente all'attrazione delle cose che ami. Non ti porteranno mai fuori strada". 
Rūmī

Mi sono imbattuta di recente, per caso, cercando di comprendere la filosofia LAGOM, in questo nuovo concetto giapponese. 
IKIGAI

Il termine Ikigai è composto: iki (生き) che significa “vita” e kai (甲斐) – quando in sequenza espresso come gai – “significato”. Quindi “un significato per la vita”, vale a dire una ragione per cui alzarsi la mattina.
I significati che ho trovato navigando in rete sono : "ragione per alzarsi la mattina" o "raison d'etre- ragion d'essere", "la fonte che dà valore alla vita", ma ancora più interessante: "motore dell'esistenza". 
Questo modo di spiegarlo mi ha ricordato un altro motore, il motore passionale che dà il via alla scrittura. Già, perchè scrivere? Non è una fatica inutile? 
Sappiate però che il motore passionale, per Blanchot Maurice, è la nostalgia dell'immediato. 
Che significa? Significa, in parole povere, che chi scrive, lo fa perchè ha nostalgia dell'immediatezza dell'esistenza. Sì, anche quella banale, quella da foto su instagram, la foto comfort della colazione al mattino (quella bella, non quella di corsa) della tazza fumante tra le mani, la copertina calda davanti al camino, le cose semplici (e qui ci avviciniamo forse al concetto di Hygge) . 
Chi scrive, ha bisogno di fermare, immortalare e comunicare, non solo le grandi esperienze della vita, come un'avventura straordinaria, o l'incontro con l'amore della propria vita, cose così. 
Ha bisogno di fissare nella scrittura e rendere immortale anche le cose più piccole, dell'immediatezza dell'esistenza. 
Quello è il motore che anima la scrittura. 
E IKIGAI che motore è? 
Ikigai è il motore che anima la scrittura della nostra vita. 
Il motore che ci spinge ogni mattina a scriverne una pagina e a continuare ad andare avanti a scrivere quest'opera unica che è la nostra vita.

Pare che i giapponesi si siano chiesti, come gli antichi filosofi avevano già fatto: 
qual è il tuo scopo? che senso ha la tua vita?
Donde veniamo e dove andiamo, appunto. Nulla di nuovo in sostanza.
Direi che è piuttosto una riscoperta di qualcosa che l'umanità si era già chiesta. 
Per cosa si vive? Non deve essere per forza una nobile causa, può anche essere semplicemente la famiglia. 
Vivere per qualcosa, con uno scopo, anche se piccolo e umile, è molto diverso dal semplice esistere e dal trascinarsi giorno dopo giorno.
In un mondo dove ci si trascina, dove si vive in una perenne centrifuga/ruota da criceto, fatta di scadenze, di stress, è incredibile pensare che c'è altro. 
E che straordinariamente ci sono persone che in qualche modo sanno per cosa vivono.
Ci sono individui che sentono che le loro vite sono preziose. E non si tratta di potere, di condizione economica. Non si tratta per forza di compiere grandi cose, grandi avventure, grandi innovazioni. Chiunque può trovare il proprio ikigai, e può essere qualcosa di molto semplice e umile, ma che comunque è il motore della tua esistenza, la ragione per cui esisti, per cui vivi anzi. Quel non so chè che ti spinge ad alzarti e combattere.

E adesso, che abbiamo un po' capito in cosa consiste il concetto, che cosa significa IKIGAI, non ci resta che capire come si può trovare il proprio. Che è già lì, sotto pelle, che attende solamente di essere svelato.

Commenti

Post popolari in questo blog

SAT NAM

A Settembre ho iniziato a praticare YOGA. Più specificatamente KUNDALINI YOGA. Sento parlare di yoga da un bel po', ovunque spuntano corsi con diverse parole accanto alla parola yoga (power yoga, yogafunc, etc), ma ne sapevo gran poco. Vedevo su instagram o su pinterest queste bellissime foto, bellissimi corpi pieni di armonia, accanto a frasi così sagge e a mantra così accattivanti.  Per pura casualità questo è stato il mio primo approccio a questo nuovo e interessante mondo. La prima cosa che ho imparato è la recitazione di due mantra. Il primo: ONG NAMO, GURU DEV NAMO. Ci tornerò, anche perché ci ho messo un po' per impararlo e non lo conosco ancora bene, soprattutto il significato.  Il secondo, quello che recitiamo a fine lezione, è : SAT NAM. E quindi anche se si tratta dell'ultimo mantra, per me è stato il primo.  Uscita da quella porta quella prima sera, io sapevo vibrare SAT NAM. Ogni lezione/classe/kriya dura circa un'ora e mezza e termina sempr...

LA FAMIGLIA MARCIA

L'altro giorno c'era questo manifesto che aveva questo evidente doppio senso. La famiglia 'marcia' come verbo marciare, ma anche la famiglia marcia come aggettivo. Perché a sentire la cronaca non possiamo che constatare ormai che c'è del marcio nella famiglia. Si fa presto a prendersela con le famiglie arcobaleno, ma i fatti parlano chiaro. Non ci sono loro sulle prime pagine, ma le famiglie etero.  La cosiddetta famiglia tradizionale riesce a spingersi sempre più in basso. Ho letto di quel padre in Sicilia che violentava la figlia da anni per correggere il fatto che fosse lesbica. Una mostruosità che si commenta da sola.  E questo è solo uno degli innumerevoli esempi che potrei fare, basta leggere un giornale, ogni giorno ne trovi una.  Violenze, abusi, femminicidi.  Non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma penso che per chi è etero c'è una spinta a sistemarsi e mettere su famiglia.  Non sono cose di cui uno ha coscienza...io ho scelto sì, ma ...

rEvolution

Mi rimbalza nella mente da tanti anni questa parolona, che si capisce meglio in inglese che in italiano, e che è un misto delle parole Evoluzione e Rivoluzione.    Vorrei essere in grado di evolvermi costantemente senza mai arrendermi. Vorrei essere in grado di rivoluzionare davvero qualche aspetto della mia vita. Evolversi è un lavoro costante. E' un lavoro lento e continuo. Estenuante.  E forse all'inizio nemmeno te ne accorgerai, che un cambiamento è in atto, e spesso ti chiederai dove cavolo stai andando, se ci sono dei risultati e se ne vale davvero la pena.  Ogni piccola cosa contribuisce alla tua evoluzione, come persona, come professionista, come madre, come padre, come moglie, come marito.  Ritrovare la connessione con se stessi, per evolversi, è importante. Ma anche per fare una vera rivoluzione di sé. Se non ci si ascolta, se non ci si guarda dentro, anche con la paura, come si fa davvero a cambiare anche la più piccola cosa? La ...