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Respiro

Non avrei mai pensato di fare yoga in vita mia.
Non so granchè dello yoga, a parte che negli ultimi anni ne ho sentito parlare tanto.
Poi ho conosciuto una persona che lavorava con me che lo praticava da anni, e così abbiamo iniziato a parlarne.
Avevo dei dubbi, ma cominciava a interessarmi.
Per prima cosa, non sono mai stata così flessibile, e vedere certe posizioni mi spaventava parecchio.
Poi ho capito che in fondo ognuno di noi è più flessibile e capace in una posizione e meno in un'altra.
Ad esempio provando la posizione dell'albero posso dire che con una gamba mi viene meglio dell'altra.
Poi ho capito un'altra cosa ancora: si cambia! Come diceva il filosofo Eraclito : pantarei, tutto scorre.
Non ti bagnerai mai due volte nello stesso fiume. L'essere è movimento ed evoluzione, sempre.
Ho capito che esercitandosi, nel tempo, con la pazienza, senza fretta, il corpo si evolve. La cosa in realtà è banale, lo sanno tutti gli sportivi, che si parte da un punto e poi si arriva a compiere anche cose straordinarie.
Quel che è ancora più straordinario, è che evolve anche la mente!
Non avrei mai pensato di fare yoga e non capivo il senso di tutto questo, pensavo fosse qualcosa di religioso e bizzarro.
Ma poi è arrivato un momento, come in ogni cosa, arriva un momento giusto per quella cosa.
Accade una cosa perchè quello è il momento in cui deve accadere, dicono alcuni. 
In quel momento il caso ha voluto che andassi a una lezione... e ho trovato il mio posto.
Volevo fare qualcosa, e avevo bisogno di stare bene e lo yoga mi sembrava una buona idea per la mente e il corpo, e così ho cercato un corso comodo, sia come orari che come distanza da casa, per potermi organizzare bene con marito e figli.
Avevo tanta ansia perchè avrei conosciuto persone nuove, e mi sarei trovata in una situazione estranea, nuova, e questa per me che sono introversa e un po'ansiosa, era già una grande sfida.
Però ho detto a me stessa : e va bene, puoi sempre scappare e non tornare più.
In sostanza era una sfida anche solamente presentarmi ad una lezione gratuita con persone sconosciute e mettermi a fare cose che non sapevo se avrei saputo fare.
Com'è finita? Che adesso non vedo l'ora ci sia lezione!
Come la prima volta devo vincere la pigrizia e la stanchezza, devo organizzarmi con bambini e marito e sono sempre di corsa.
Ma quando sono lì è vita, è spazio, è il momento solo per me, uno spazio dove ci siamo solo io, il tappetino e il mio corpo, il mio respiro.
Quello è il momento in cui RESPIRO.
Quelli sono il tempo e lo spazio in cui sono sola con me stessa, davanti alle mie paure, davanti alle mie frustrazioni, davanti a tutti i problemi, che fluttuano là davanti a me mentre li osservo, ad occhi chiusi, tentando di cantare un mantra sconosciuto, nella penombra di quella stanza.
Quello è diventato un posto felice dei miei preferiti, un'isola in cui rifugiarsi, insieme al profumo e al respiro dei miei figli mentre dormono, con le dita intrecciate e il mio naso nei loro capelli o nella loro pelle.
Respiro... respiro quel profumo dei miei figli, della mia carne, della mia motivazione a continuare a combattere e a farlo sorridendo.
Respiro la potenza del mio alito di vita, che torna prepotente, dentro e fuori, a dire io sono qui, io sono viva, io sono forte, io ce la farò.

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